Durante il convegno «Vulnerabilità: una rinnovata prospettiva di dignità umana» che ha inaugurato, sabato scorso, la Cattedra Corecco alla Facoltà di teologia di Lugano (guarda i video degli interventi e alcune sintesi scritte) il rettore prof. René Roux ha annunciato l’imminente uscita della biografia «Eugenio Corecco, la grazia di una vita» di Antonietta Moretti (edizioni Cantagalli-Eupress FTL) . Una serata di presentazione era prevista per venerdì prossimo 20 novembre, ma causa pandemia è stata rimandata a data da stabilire. Abbiamo rivolto alcune domande all’autrice di questa importante opera che permetterà di conoscere in modo più approfondito la statura umana ed ecclesiale del compianto vescovo di Lugano ed eminente canonista.
Dottoressa Moretti, la redazione della biografia è stato un lavoro impegnativo…
Si, è stato davvero un lungo lavoro, all’inizio affiancato all’insegnamento e poi proseguito come lavoro principale. Fin dalle prime battute è stato necessario fare un quadro sintetico. Ne è nata la mostra dal titolo «La tua Grazia vale più della vita» allestita in occasione del Meeting di Rimini del 2012, poi esposta in Ticino, a Milano e anche a Friborgo nell’edizione francese, con un catalogo tradotto in francese, tedesco e inglese. Ora arriva la biografia.
Questo lavoro è stato, immagino, anche un’occasione d’incontro con tante persone. Cosa l’ha sorpresa maggiormente?
Ho toccato con mano l’impronta che il vescovo Eugenio ha lasciato nel cuore delle persone che l’hanno conosciuto. Lungo tutta la sua vita, in particolare durante il suo episcopato, ha plasmato persone di fede generosa e caritatevole: gente che a tutt’oggi è una benedizione per la società e per la Chiesa. Corecco lasciava il segno, fin da ragazzo, per il suo temperamento vivo e appassionato ma soprattutto capace di toccare il cuore in profondità. Mi ha sorpreso la sua capacità di generare amicizia, anche dopo la sua morte. In questi anni sono diventata amica di tante persone che lo hanno conosciuto, con cui ho lavorato e che ho incontrato.
Come è strutturata la biografia?
Il percorso biografico è diviso in sezioni: «infanzia e giovinezza», dominata dalla precocissima vocazione al sacerdozio; gli «incontri della vita» cioè quelli con il prof. Mörsdorf e la sua concezione teologica del diritto canonico, con il carisma di don Giussani e da ultimo con Giovanni Paolo II, con il quale ha vissuto una profonda sintonia naturale e soprannaturale. Ho cercato di render conto del contributo di Corecco nel campo del diritto canonico, in anni cruciali che vanno dalla Chiesa del post-concilio, con le sue luci e ombre, fino alla bufera contestatrice degli anni ‘80 e seguenti. Ma soprattutto ho lasciato che emergesse quel suo modo di far teologia che ha reso il lavoro scienti fico un’impresa appassionante e una fucina di amicizie. Nel lungo capitolo dedicato all’episcopato, ho ricostruito l’impressionante attività ed approfondito il metodo pastorale del vescovo Eugenio. Questo lavoro, ancora una volta, mi ha rivelato il suo cuore appassionato di Cristo.
Un posto speciale è riservato al suo ultimo anno di vita…
Certamente, non solo per l’enorme impatto della sua testimonianza sulla malattia, ma perché in quell’ultimo anno, costantemente attraversato dalla sofferenza fisica, costellato da frequenti ricoveri in ospedale, non risparmiato da altri dolori, come la chiusura della Monteforno e la morte dell’amico dr. Carlo Felice Beretta Piccoli, Eugenio Corecco è stato più che mai presente, tanto nel campo scientifico come in quello pastorale, ed ogni suo intervento è marcato da una lettura incredibilmente profonda della realtà.
La biografia «Eugenio Corecco: la grazia di una vita» (edizioni Cantagalli – Eupress FTL) è in vendita a CHF 35 ed è possibile richiedere una copia scrivendo a: amici.corecco@bluewin.ch.
Federico Anzini